Elio Waschimps (Napoli 1932)

Le sue scelte spaziano inizialmente da un espressionismo figurativo ricco di visioni ispirate dall'opera di Van Gogh, alle sperimentazioni astrattiste fino ad un'informale legato all'idea dell'immagine della natura che scompare man mano totalmente per dare spazio al colore e assottigliamento della profondità spaziale. Addensamenti materici, ridotta gamma cromatica, figure emblematiche e allarmanti si ritroveranno poi nei dipinti più oggettuali e concettuali nella serie degli "Uomini alla finestra e i Marat". Alla fine degli anni '70, Waschimps approfondisce ulteriormente la sua ricerca di tipo espressionista esistenzialista con "I Giardini", visioni apocalittiche che richiamano i paesaggi catastrofici di un Soutine e in particolare di Scipione.

OPERE